LAMU

Il progetto

LAb moving MUseum

Il progetto Lab Moving mUseum (LAMU) dell’Università di Torino nasce per coinvolgere i detenuti e le detenute delle carceri minorili torinesi, l’Istituto Penale per i Minorenni di Torino “Ferrante Aporti” e la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” con racconti emotivi nati da contesti e da oggetti museali, documentando gli effetti di queste esperienze sul benessere degli individui.

Il progetto ha preso vita con una fase pilota che ha coinvolto i Musei Reali di Torino, le Biblioteche civiche di Torino e la Cooperativa Inforcoop, ma si propone come piattaforma per il design e lo sviluppo di analoghe esperienze declinabili anche per altri tipi di realtà sociali come RSA, ospedali, scuole.

IL RUOLO DELL’ARTE

Un laboratorio immersivo

Le tecnologie utilizzate

Il ruolo dell’arte

L’esperienza artistica, nota per influire positivamente sull’umore, promuove indirettamente la salute e il benessere. Quindi ci aspettiamo che l’esperienza artistica digitale di LAMU promuova il benessere, aumentando l’autostima e migliorando la regolazione emotiva anche nella realtà carceraria, che promuove modelli di mascolinità in cui la vulnerabilità emotiva viene vista come debolezza.
Ecco perché riteniamo fondamentale, dal punto di vista sociale, portare l’arte e gli effetti benefici che ne derivano in ambienti di privazione della libertà culturale e affettiva come le carceri, dove le persone affrontano le difficoltà quotidiane senza avere la possibilità di comunicare le loro problematiche emotive.
Ci aspettiamo che l’esperienza artistica digitale di LAMU promuova il benessere, aumentando l’autostima e migliorando la regolazione emotiva anche nella realtà carceraria, che promuove modelli di mascolinità in cui la vulnerabilità emotiva viene vista come debolezza.  LAMU prevede inoltre un’azione sul “senso comune” dei detenuti e delle detenute. Nei laboratori guidati in carcere da docenti e artisti si sono affrontate tematiche come la diversità etnica, i rapporti di genere, il senso dell’onore, la fedeltà tra pari, le diseguaglianze economiche e i diritti civili e sociali, ed è stata chiesta ai partecipanti una rielaborazione personale dell’esperienza vissuta sulle opere d’arte.

Un laboratorio immersivo

LAMU propone la creazione di un vero e proprio laboratorio dotato di un innovativo allestimento tecnologico con una serie di visori stereo 3D di realtà virtuale (HMD, head mounted display) che crei uno spazio immersivo, interattivo, multisensoriale dei musei della città di Torino. Questa infrastruttura, che toccherà le carceri e poi potrà essere allestita anche in altri luoghi della città, permetterà di portare a persone private della libertà personale un’apertura verso una serie di esperienze a cui difficilmente avrebbero accesso.
I contenuti digitali del laboratorio non saranno solo delle virtualizzazioni dei musei della città o delle opere esposte, ma veri e propri racconti basati sulle emozioni e realizzati in collaborazione tra curatori, educatori museali, esperti di accessibilità, psicologi e tecnologi esperti di realtà virtuale. L’impatto di questa esperienza artistica sul benessere dei fruitori sarà monitorato grazie a un approccio multidimensionale, combinando l’utilizzo di scale psicometriche con misure psicofisiologiche.

Le tecnologie utilizzate

Per realizzare l’avvicinamento di detenuti e detenute ai contenuti culturali, il progetto LAMU sfrutta tecnologie XR (extended reality), che includono paradigmi di realtà virtuale  (VR), realtà aumentata  (AR), o realtà mista (MR) e sono particolarmente adatte a creare o riprodurre esperienze immersive per rappresentare spazi interattivi a cui gli utenti avrebbero difficilmente accesso, proprio come un museo.

Mentre abitualmente le esperienze di VR nei musei vengono vissute e realizzate all’interno delle strutture, attualmente pochi casi sfruttano queste esperienze all’esterno per raggiungere soggetti fragili o impossibilitati a visitarli liberamente. LAMU invece porta le tecnologie di ultima generazione nel carcere, fornendo contenuti declinati ad hoc che abbiano valore per i detenuti. La proposta usa tecnologie d’avanguardia, verosimilmente inaccessibili all’interno delle carceri: LAMU è dunque anche un esempio di virtualizzazione degli spazi e accesso al nuovo internet a chi non avrebbe la possibilità di provarlo.

Laboratori utilizzati: realta virtuale, psicofisiologia, elettroencefalografia, osservazione del comportamento (Palazzo Venturi – Vicolo Benevello)

Strumenti utilizzati: VR Ready e Oculus, poligrafo per conduttanza cutanea, elettrocardiogramma ed elettromiografia, elettroencefalografia, telecamere per analisi del comportamento (Palazzo Venturi – Vicolo Benevello)

Nel riflesso della mia mente c’era l’odore dell’autunno. Il cielo, un fiore rosso, l'unione di un abbraccio che porta alla scoperta di un bacio spinto dalla passione di un tramonto in questa fredda giornata.

Matheus

Ho cresciuto nella povertà, con lo poco che aveva la mia vita era de felicità! Con l'amore della mia famiglia e unione!

Jose

Fu l'ultima mia vita, travolta nel sangue di un incidente funesto ritrovai pace nella morte ed iniziai il mio viaggio ultra terreno.

Luca

E siamo qui, tu ed io, in questo ultimo tramonto che è arrivato troppo presto.

Gianluca

A dio ho chiesto la morte ma mi ha dato il tempo per riflettere.

Pedro